Studio di Bankitalia: la crisi può fare ancora danni

L’impatto devastante della crisi economico che ha colpito l’economia mondiale e, naturalmente anche quella italiana, è costato al nostro prodotto interno lordo un calo del 6,5% nel triennio 2008-2010. Questo calcolo è stato determinato da Bankitalia, ed è contenuto all’interno dell’Occasional Paper, ovvero degli studi “ufficiosi” dell’istituto.

In questo studio viene evidenziato come gli effetti della crisi avrebbero dato il “peggio di sé” proprio nel corso dello scorso anno, quando avrebbero tolto almeno 10 punti percentuali al Pil, ma le politiche di contrasto e gli stabilizzatori automatici avrebbero “ammorbidito” questo dato, limitando a 3,5 punti percentuali.
In base a questo studio, la maggioranza degli effetti della crisi sarebbe colpo dello sviluppo del contesto internazionale, mentre un ruolo meno incisivo spetterebbe alle peggiori condizioni di finanziamento delle imprese e tutta la crisi di sfiducia che si è avuta per tutto il tempo della recessione.
Si sa come i terremoti non finiscano mai subito, ma ci siano sempre numerose scosse d’assestamento: ecco, secondo lo studio, dovrebbe accadere lo stesso con la crisi economica, che sembra aver avuto un forte impatto negativo anche sulle potenzialità evolutive della nostra economia, limitando la crescita allo 0,3% (-0,5% rispetto a quanto si potrebbe avere in situazioni normali).

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