Al giorno d’oggi i numerosi studi sul riscaldamento globale mettono in luce come una parte considerevole dell’inquinamento sia dovuto alle emissioni provocate dalle nostre abitazioni. Proprio per questo motivo negli ultimi anni i progetti relativi alla realizzazione di case ecologiche si moltiplicano costantemente, nel tentativo di tutelare sia l’essere umano che l’ambiente in cui viviamo.
Costruire secondo le tecniche della bioedilizia significa infatti limitare il consumo di risorse non rinnovabili utilizzando materiali non nocivi ed ecologici. L’idea di realizzare case a basso impatto ambientale nasce in Germania negli anni Settanta, espandendosi successivamente soprattutto in Nord Europa. In Italia, purtroppo, è una realtà che denota un forte ritardo rispetto al resto d’Europa; questo settore soltanto negli ultimi anni ha cominciato ad essere caratterizzato da una forte nota di interesse, ma è un mercato che pian piano sta cominciando a farsi strada anche grazie alle agevolazioni fiscali che lo Stato garantisce a coloro che intendono dare un forte contributo alla tutela dell’ambiente ristrutturando il proprio immobile in chiave green.
Possiamo renderci conto che i vantaggi della bioedilizia sono molteplici e tutti di estrema importanza. Innanzitutto le case ecologiche permettono di risparmiare significativamente su più punti:
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i costi per la realizzazione
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i costi per la manutenzione
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i costi relativi ai consumi energetici
Grazie al lavoro svolto dagli esperti, oggi è possibile scegliere tra una vasta gamma di materiali costruttivi sostenibili che interessano tutte le fasi relative alla realizzazione dell’edificio green: dal legno alla canapa, dagli oli vegetali al sughero, dall’argilla espansa alla fibra di cellulosa. Recentemente, come si può leggere nell’approfondimento indicato, è stato realizzato un nuovo tipo di laterizio in carta riciclata che oltre a contribuire alla diminuzione degli scarti derivati dalla lavorazione della carta a livello industriale, garantisce una bassa conducibilità termica.