Dopo i mobili, ecco anche il bonus per gli elettrodomestici. Così nel giro di venti giorni sono stati liberati incentivi importanti per smuovere un doppio mercato che rischiava di rimanere stagnante per lungo tempo, visto che ora sono stati liberalizzati i bonus fiscali euro previsti dal decreto sulle ristrutturazioni edilizie e l’efficienza energetica.
Quindi in caso di ristrutturazione edilizia certificata, si potranno scaricare dall’Irpef anche le spese fino ad un tetto massimo che rimane lo stesso previsto in precedenza, ossia 10.000 euro grazie al bonus per l’efficienza energetica prorogato dalla fine di giugno al 31 dicembre 2013 e salito dal 55 al 65% e vale sia per i privati cittadini che per i condomini.
In base all’ultimo emendamento adesso entreranno negli sgravi anche i grandi elettrodomestici a libera installazione di classe non inferiore a A+ e alle apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Quindi per fare degli esempi concreti i frigoriferi ma anche i forni elettrici (per i quali la classe dev’essere dalla A) o una lavatrice e non solo i cosiddetti elettrodomestici da incasso.
Incentivi che vanno ad aggiungersi ma non a sommarsi con quelli previsti per l’acquisto di nuovi mobili. Se però questi saranno quelli della cucina, non si potranno comprendere gli elettrodomestici. Le spese dovranno essere documentate e comunque antecedenti il 31 dicembre 2013 e per accedere ai benefici il pagamento deve essere realizzato attraverso un bonifico bancario o postale dal quale risulti chiaramente la causale del versamento e nel quale siano presenti il codice fiscale di chi sostiene la spesa per l’acquisto degli arredi, ma anche quello di chi riceve il pagamento (va bene anche la partita Iva). La detrazione, esattamente come quella per le riqualificazioni energetiche, verrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo