Secondo la ricerca “Abitare Verde” al giorno d’oggi sono sempre più i giovani a rivolgersi ai progetti di green building. Scegliere di acquistare una casa ecologica non è sempre facile poiché i parametri da tenere in considerazione per la sua realizzazione sono molteplici.
Oggi vi presentiamo alcuni dei punti fondamentali da analizzare prima di procedere alla costruzione del vostro immobile green, proponendovi alcuni interessanti progetti.
Innanzitutto bisogna scegliere con particolare attenzione il terreno sul quale costruire la propria abitazione, tenendo conto di parametri come:
– l’esposizione ai venti e al sole;
– il livello di umidità;
– la presenza di linee di trasmissione di energia;
– l’alterazione del campo magnetico statico;
– la distanza da cantieri industriali o dalle grandi arterie stradali
In secondo luogo bisogna essere attenti nella scelta del materiale impiegato nella costruzione, che ovviamente deve essere rigorosamente naturale (canapa, argilla, legno, mattoni ecologici); in questo caso vi rimandiamo alla casa in tronchi di legno di pino finlandese realizzata dalla Honka, Inoltre bisogna tener presente l’integrazione di impianti che possano garantire l’autoproduzione energetica dell’immobile attraverso lo sfruttamento di energie rinnovabili; un tipico esempio di come una casa possa autoalimentarsi grazie ai nuovi ritrovati della bioedilizia è sicuramente la Biq–Das Algen Haus di Amburgo, la casa ecologica che coltiva al suo interno alghe che vengono poi utilizzate per la produzione di energia e calore.
Un esempio di bioedilizia made in Italy è invece rappresentato dalla Casa 100K, la casa ecologica a basso costo di 100 Mq, che grazie all’utilizzo di materiali prefabbricati flessibili può incontrare le più svariate esigenze per la sua realizzazione. Inoltre il suo costo è piuttosto basso: 1.000 euro al metro quadrato. Questi esempi dimostrano come il settore della bioedilizia abbia finalizzato notevoli passi avanti nella realizzazione di nuclei abitativi che coniugano in un un’unica struttura design, ecosostenibilità e realizzazione a basso costo, ma non tutti gli italiani sono realmente coinvolti in questo settore. Studi condotti da Nomisma e Pentapolis hanno infatti dimostrato che solo il 3,2% delle case possiede i giusti requisiti “green”.