Casa Vacanza: Come aprirne una?

In un periodo di crisi come quello attuale, si sa, incrementare gli introiti può rivelarsi estremamente utile. Il lavoro scarseggia e quando c’è, spesso è retribuito male. Esistono tanti modi alternativi per crearsi un’attività lavorativa ed imprenditoriale, uno di questi può essere avviare una casa vacanza.

Ovviamente però, per avviare una casa vacanza, requisito necessario è quello di possedere un appartamento in un luogo di villeggiatura, che sia mare, montagna o una città d’arte.  Iniziare non è difficile, ma ovviamente l’eventuale riuscita del progetto dipenderà anche dal luogo in cui si trova la vostra casa.

Una delle domande più frequenti che ci si pone quando si vuole avviare una casa vacanza, attiene ai guadagni ottenibili. Conviene di più un affitto tradizionale oppure uno settimanale. A questa domanda di certo non si può dare una risposta univoca, in quanto tanto dipende dalla riuscita del vostro progetto.

Prima cosa bisogna sponsorizzare l’annuncio, fare in modo che giri soprattutto in rete e che sia raggiungibile dai turisti di tutto il mondo. L’affitto di una casa vacanza non può superare i tre mesi, e per le spese fiscali legate a questo tipo di attività è importante consultare sempre un commercialista.

No esistono particolari permessi per aprirne una  ma per ogni ospite bisogna stipulare un contratto che non superi i 30 giorni. Ogni cliente dovrà essere registrato su un’apposita schedina di Pubblica Sicurezza reperibile on-line che bisognerà consegnare entro 48 ore al più vicino Comando di Polizia.

Per ogni introito superiore ai 77, 49 euro bisognerà apporre una marca da bollo di 1,29 euro.

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