Se il mercato immobiliare in Italia anche nell’ultimo anno ha fatto registrare l’ennesima flessione, esistono comunque delle certezze. Come quella legata alle agenzie che restano il canale privilegiato per la maggioranza delle famiglie italiane.
Lo dice l’ultimo rapporto di Tecnoborsa che attesta come il 45,2% di chi abbia acquistato casa nell’ultimo anno sia passato attraverso un agente immobiliare, un dato in leggera crescita rispetto a quello fatto registrare solo l’anno prima. Anche per quello che riguarda i venditori l’agenzia immobiliare è rimasta ai vertici con il 55,9%, ma la quota di quelli l’hanno scelta è invece scesa di 6,6 punti percentuali rispetto a quattro anni fa. Tra i motivi delle rinunce ci sono i costi troppo elevati (per il 56,3% degli intervistati), la mancanza di fiducia per questo tipo di intermediazione o per precedenti esperienze negative (scelta dal 18,3%) e la scarsità delle offerte immobiliari (14,1%), così come dei servizi di consulenza e assistenza offerti ai clienti (11,3%).
Ma esiste anche una fetta consistente di acquirenti, pari al 41,8% che ha trovato la propria abitazione ideale semplicemente attraverso conversazioni con familiari ed amici, persino con i portieri dei palazzi nei quali erano in vendita le case. E c’è una percentuale poco superiore al 20% nella quale per due terzi sono stati decisivi semplicemente i cartelli ‘vendesi’ apposti fuori dai palazzi e per l’altro terzo ha pesato l’aver visto le abitazioni in annunci su internet mentre solo il 5,3% è stato convinto da annunci apparsi su riviste specializzate.
E da un’altra indagine, questa volta di Casa.it, scopriamo che nel mese di dicembre la forbice tra richiesta dei proprietari e prezzi offerti dagli acquirenti si è ridotta, tanto che a livello nazionale lo scarto medio è del 4%: in particolare al Sud registra il calo più vistoso (-6,0%) mentre tengono il Nord (-3,0%) e il Centro (-2,5%). Inoltre gli immobili restano sul mercato da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi.