Quando il mese scorso Benedetto XVI ufficializzò la decisione che sconvolse il mondo cattolico, forse in pochi andarono a pensare al beneficio economico che una tale scelta avrebbe portato all’Italia e alla città di Roma in particolare. La svolta epocale del mondo ecclesiastico attira indubbiamente turisti della cristianità da tutto il mondo, l’evento è più unico che raro e non fa altro che evidenziare la vocazione turistica del nostro Paese, in questo contesto i romani si sono scoperti affittacamere.
Dal giorno in cui il papa ha dato le dimissioni, nella capitale si è registrato un aumento degli annunci sulla disponibilità di case vacanze dell’ordine del 20%. È l’esito di uno studio condotto da Casevacanza.it e che Francesco Lorenzani, responsabile della ricerca, ha così sottolineato “Nel giro di pochi giorni non solo è cresciuto il numero di case disponibili per un affitto di breve periodo, ma chi aveva già pubblicato un annuncio nei mesi precedenti è spesso corso a modificarlo, mettendo in evidenza la vicinanza dell’immobile al Vaticano, o l’esistenza di comodi collegamenti con la Cappella Sistina.”
Sebbene il Conclave non sia ancora iniziato, la domanda di alloggi dall’11 al 17 marzo ha registrato una crescita del 30%, ma come evidenzia lo stesso Lorenzani “anche i prezzi sono cresciuti, portando le cifre a livelli di alta stagione.” Nella forsennata ricerca di un alloggio nella capitale, i dati di Casevacanza mettono in rilievo come “i prezzi più bassi e una maggiore autonomia, in termini di orari e gestione, rispetto agli hotel confermano un apprezzamento sempre maggiore per gli immobili turistici.”