Non è solo luogo comune che in tempi di crisi l’unico rifugio per gli investitori sia il mattone.
Ma in questi primi sei mesi del 2011, come confermano le stime di Nomisma sull’immobiliare in Italia, il mercato ristagna soprattutto a causa di compravendite che sono nettamente calate. L’offerta è sempre ampia, ma manca la liquidità ai possibili acquirenti.
Nel primo trimestre del 2011 le compravendite hanno registrato una flessione complessiva del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per le abitazioni e dell’8,9% per quanto riguarda i negozi.
Complessivamente si sono registrati 300mila passaggi di proprietà, mentre il conto complessivo stimato per il 2011 è pari a poco più di 590mila unità che potrebbero, con un’ulteriore contrazione, scendere sino a 575mila, ossia i livelli toccati nel 1997.
Con un contesto così critico ovviamente si accentuerà il ribasso dei prezzi e a preoccupare sono soprattutto il perdurare dei segnali di difficoltà dell’accesso al credito con il deterioramento del potere d’acquisto che interessa delle famiglie italiane. Nei prossimi 12 mesi si dice sicuro o quasi di acquistare una casa solo l’8,7% delle famiglie intervistate (a fronte del 13,9% registrato nel 2010) e il 75% di queste si affiderà certamente ad un mutuo mentre lo scorso anno il dato era pari al 50,6.
Seguendo questa tendenza al ribasso i tredici principali mercati italiani, ossia Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Roma, Torino e Venezia i prezzi del mattone nel primo semestre 2011 però sono calati solo dello 0,7% per le abitazioni e i negozi, dello 0,9% per gli uffici mentre dal 2008 frenata dei prezzi è stata, a seconda delle aree, tra il 5% e il 10%, comunque lontana da quel 25%-30% stimato dal Fondo Monetario Internazionale che servirebbe a rilanciare il settore.
Scendendo nei singoli casi Venezia è la città italiana dal costo più caro: la media ponderata tra le varie per un’abitazione già usata è pari a 3.692 euro al metro quadro. Dietro Venezia c’è Roma, con una media ponderata pari a 3.519 euro al metro quadro, seguita da Milano con 3.445 euro, Firenze con 2.963 euro, Bologna (2.498 euro), Bari (2.410 euro), Napoli (2.119 euro), Torino (1.932 euro), Padova (1.847 euro), Genova (1.832 euro), Cagliari (1.726 euro), Palermo (1.458 euro) e Catania (1.415 euro).