In attesa di capire quello che sarà dell’Ici dal prossimo anno con la nuova manovra del governo Monti che dovrebbe inglobarlo nell’IMU, resta valida la scadenza del prossimo 16 dicembre per il pagamento del saldo relativo al 2011.
La cifra è pari al 50% dell’imposta dovuta (sempre che non siano previsti conguagli) e dovrà essere pagata da chiunque sia proprietario o titolare di un diritto di godimento su terreni, aree edificabili e fabbricati, sempre che il pagamento non sia stato già effettuato completamente il 16 giugno scorso quando era in programma la prima rata.
La cifra quindi dovrebbe essere uguale a quella versata in giugno, salvo che non siano intervenute variazioni contabili durante l’anno, come cessioni di case o terreni. Per calcolare la base è fondamentale conoscere la rendita catastale dell’immobile che può essere facilmente controllata attraverso una visura oppure un certificato catastale. E comunque resta valida quella che risultava al 1° gennaio 2011, visto che su quella si calcola l’Ici relativa all’anno in corso. Quindi si tratta, più facilmente con l’aiuto del commercialista o di chi normalmente ci aiuta a calcolare l’ammontare delle tasse da pagare, di confrontare le tabelle per capire il valore di immobili e terreni.
Nel calcolo andrà anche considerato il fatto che l’imposta è dovuta ai soggetti-proprietari proporzionalmente alla loro quota di possesso e in relazione ai mesi dell’anno nei quali il bene è stato loro, considerando che se in un mese ciò è stato per almeno quindici giorni questo si deve calcolare per intero. Gli unici esonerati sono coloro che utilizzano la casa come abitazione principale ad eccezione delle unità immobiliari che figurano come ville, castelli ed immobili di lusso. Inoltre chi abbia più immobili nello stesso Comune dovranno effettuare un versamento unico mentre se sono in più Comuni si dovranno effettuare pagamenti separati.
Come al solito il pagamento andrà effettuato o direttamente agli uffici riscossione del Comune oppure utilizzando il modello F24, facendo attenzioni ai codici da attribuire al pagamento. E in futuro, ne siamo certi, non sarà meno complicato.