Ancora un anno per ristrutturare case e godere di bonus importanti. E’ questo in sintesi uno dei passaggi essenziali dedicati ai privati nel nuovo ‘Decreto Sviluppo’ del governo. Un provvedimento atteso ma non per questo meno importante, soprattutto per la movimentazione di denaro che potrebbe produrre.
In pratica è stato innalzato il bonus fiscale per tutte le riqualificazioni edilizie delle abitazioni o per i condomini che mettano in atto opere di recupero delle parti comuni. Lo sgravio è passato dal 36% attuale con tetto massimo di 48 mila euro per contribuente, ossia un beneficio massimo 17.280 euro in 10 anni, al 50% fino a un tetto di 96 mila euro per un vantaggio massimo nel decennio pari a 48 mila euro. E tra un anno dovrebbe tornare alle caratteristiche attuali.
Sono state introdotte anche modifiche per l’altro bonus previsto ossia quello per le opere di riqualificazione che doveva scadere il 31 dicembre di quest’anno: andrà avanti anche quello per altri sei mesi, ma senza ulteriori rinnovi, con una riduzione della quota detraibile destinata a scendere dall’attuale 55% al 50% per tutti i mesi del 2013. Il bonus dipenderà dal tipo di lavoro previsto e potrà arrivare ad un massimo di 100 mila euro, nel caso della riqualificazione di un intero edificio, sempre distribuito in 10 anni.
Per ottenere i bonus, come già succede oggi, sarà sufficiente saldare il conto con bonifico bancario ricordandosi che conta la data del pagamento, indipendentemente dal fatto che i lavori siano stati terminati. Ovviamente si devono conservare tutte le fatture relative alle opere per cui si chiede il bonus, così come bisognerà indicare nella dichiarazione dei redditi chi abbia incassato quelle, mentre per il bonus energetico bisogna avere la certificazione sulle caratteristiche dei lavori o dei materiali e bisogna inviare il tutto telematicamente all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori in questione.
La detrazione spetta a chi sostenga le spese, indipendentemente dal fatto che sia il proprietario o l’inquilino dell’appartamento in questione e se il contribuente ha tra i 75 e gli 80 anni può effettuare la detrazione in cinque anni anziché dieci, mentre il periodo cala a tre anni quando a ristrutturare sia un ultraottantenne.