Il G8 sull’ambiente deve aver fatto bene al Governo italiano perché finalmente, a 7 anni di distanza dall’attuazione (sulla carta) del protocollo di Kyoto, ha finalmente stanziato ben 600 milioni di euro per tentare di raggiungere tali obiettivi.
Dopo la discussione sul tentativo di salvataggio dell’economia o dell’ambiente, si è capito che le due cose vanno di pari passo, ed in questo modo, stimolando il miglioramento ambientale, si stimolerà anche l’economia.
Questi 600 milioni, messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente, saranno destinati in base alle macroaree italiane a seconda delle necessità, le quali saranno all’incirca per il 40% al Nord, 40% al Sud e 20% al Centro, suddivise in 7 campi d’azione nella prima tranche di finanziamenti da 200 milioni.
La microgeneazione, la quale prevede impianti che generano energia senza grandi strutture, che possono essere privati, riceverà 25 milioni di euro; energie rinnovabili, alle quali andranno 10 milioni di euro; motori elettrici, già visti nel precedente articolo sul finanziamento statale alle biciclette elettriche (e non solo) ai quali andranno complessivamente 15 milioni.
5 milioni di euro andranno destinati non solo all’uso, ma soprattutto alla ricerca sulle potenzialità del protossido d’azoto, da usare come carburante e per i motori a combustione interna, con la finalità di utilizzarlo come fonte alternativa al petrolio per i mezzi di trasporto; alla gestione forestale, compresa la tutela della biodiversità molto dibattuta durante il g8, saranno destinati 10 milioni di euro, mentre il restante budget (130 milioni di euro) andrà al tentativo di mettere l’Italia al passo con gli altri Stati per quanto riguarda l’uso finale dell’energia.
A breve verrà emanata una circolare del Ministero dell’Ambiente con tutti i dettagli dell’operazione, la quale spiegherà agli enti e ai privati come poter usufruire del finanziamento. Da quel momento in poi ci saranno 5 mesi di tempo per presentare le domande ed ottenere i finanziamenti agevolati, e per dare l’inizio al cammino dell’Italia verso la nuova era ecologica che noi tutti auspichiamo.
Fonte: Ecologiae.com