Detrazioni fiscali del 55% per chi investe nel risparmio energetico, tutto sta tornando quasi come prima. Quasi: è come se ci avessero promesso una martellata su tutte le dieci dita, poi avessero ridotto la dose ad una martellatina lieve sul mignolo. C’è di che festeggiare? Fate voi…
L’onda di proteste per l’abolizione retroattiva ha comunque fatto effetto. Il Governo ha fatto marcia indietro. E ha fatto doppia marcia indietro il ministro Tremonti, il più legato all’idea di mantenere alcune modifiche. Ecco la situazione.
Ieri alla Camera è iniziata la discussione della conversione in legge del decreto anticrisi in cui il Governo aveva inserito la norma ammazza-detrazioni.
In base a quanto in precedenza approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze, spariscono il tetto di spesa per le detrazioni e tutte le norme reatroattive. Si introducono però due novità per chi, a partire dal primo gennaio scorso, vuole ristrutturare la casa all’insegna dell’efficienza energetica. Prima novità: bisognerà comunque inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, secondo modalità ancora da stabilire.
Seconda novità: le detrazioni saranno diluite in cinque anni, e non più condensate in tre. E’ questa la martellatina lieve sul mignolo cui mi riferivo prima. Comunque, non è ancora detta l’ultima parola. La Camera ha iniziato a discutere questa versione del provvedimento, ma non l’ha ancora approvato. E poi dovrà venire anche l’approvazione del Senato.
Su Edilportale tornano le detrazioni fiscali del 55% per l’efficienza energetica
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Fonte: Blogeko.libero.it