Da una statistica condotta sullo sterminato popolo del web emerge che almeno quattro persone su cinque ritengono che l’ accesso gratuito ad internet rappresenti un diritto fondamentale per tutti i cittadini del mondo.
Questo è quanto emerso dal sondaggio condotto da GlobeScan per la BBC su un campione di circa 27 mila intervistati in oltre 26 Paesi.
A renderlo noto l’Onu in collaborazione con l’organizzazione internazionale che si occupa di telecomunicazioni, affermando che il diritto alla comunicazione simboleggia un beneficio innegabile che deve essere concesso indiscriminatamente a tutti gli abitanti del globo.
A dichiararlo Hamadoun Toure, segretario generale dell’International Telecommunication Union (ITU), il quale ha sottolineato che internet impersona una tra le principali e più potenti fonti di informazione, e per tale motivo i Governi devono considerarla e renderla al pari delle infrastrutture di base, come le strade, lo smaltimento rifiuti e l’acqua.
Proprio perché diritto universale, il segretario Toure ha asserito che nessuno può e deve essere escluso dal processo di telecomunicazione, e ognuno deve potervi partecipare liberamente.
Ogni cittadino deve avere la stessa possibilità degli altri di accedere ad Internet, in quanto negargli l’accesso vuol dire privarlo dell’inalienabile possibilità di accostarsi alle informazioni oltre che alla libertà di aggregazione e all’ espressione personale.
Secondo il 70% degli intervistati, il web seppure non indispensabile rappresenta comunque uno strumento fondamentale.
A quanto pare in Finlandia ed Estonia l’accesso ad internet rappresenta già un diritto comune ed espanso, infatti i Governi cominciano a pensare a come ideare una rete assolutamente gratuita e libera da mettere a disposizione dei cittadini.
