Caos tasse, i sindacati sono in rivolta mentre l’Ue punisce l’Italia

Tasse l'Europa bacchetta l'ItaliaChe le tasse fossero un problema tipicamente italiano si sapeva ormai da tempo, il nostro Paese è tra i primi in Europa per l’entità della pressione fiscale. Eppure in questo periodo si sta vivendo una particolare confusione, naturale conseguenza di anni durante i quali i governi non hanno fatto progressi, in un continuo tira e molla che ha avuto come unica conseguenza quella di far adirare i commissari Ue. Così mentre si parla da mesi di Iva e Imu, il Governo deve affrontare il più pressante problema del deficit, la soglia del 3% non deve essere superata e le manovre economiche in atto possono avere inaspettati e infausti risvolti sulla popolazione. Intanto anche i sindacati sono in rivolta, dal momento che non sono ancora stati messi in atto i promessi alleggerimenti fiscali sul lavoro e che il Governo stenta a convocare una riunione generale.

Ancora una volta la Cgil, la Cisl e la Uil sono unite nel ribadire la necessità di “redistribuire il reddito e ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Se la legge di stabilità non darà risposte in questo senso non si potrà che procedere con la mobilitazione unitaria.” Infine a tal proposito è intervenuto il premier Enrico Letta, reduce dell’ennesimo viaggio tra Canada e Stati Uniti, il primo ministro ha promesso la convocazione di un tavolo di confronto prima ancora che venga firmata la Legge di Stabilità “Sono convinto che Confindustria e i sindacati faranno parte di un lavoro comune: ci siamo parlati e ci parleremo.

Ma è proprio sul tema delle imprese che l’Italia è stata bacchettata dalla Commissione Europea: è stata rilevata un’infrazione a causa dei tempi eccessivamente lunghi entro i quali lo Stato provvede all’erogazione dei rimborsi Iva. In questo modo le aziende sono messe in seria difficoltà in un periodo economicamente molto delicato, tanto che secondo l’Ue si va a violare il principio della neutralità fiscale. Di fatto, si spingono i contribuenti ad aggirare l’Iva e non pagare le tasse, con i conseguenti gravi effetti sul gettito fiscale.

 

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