L’organo direttivo di Federmeccanica ha deciso: è ormai ufficiale il recesso dal contratto nazionale che è stato siglato il 20 gennaio di due anni fa e che sarebbe dovuto durare ancora fino al 2012.
Il presidente di Federmeccanica Pierluigi Ceccardi, sottolinea come tale decisione è stata presa di comune accordo in seguito alle minacce, da parte della Fiom, di iniziare azioni giudiziarie relative all’applicazione di tale patto e si propone come una migliore tutela delle aziende.
La disdetta quindi comincerà dal primo gennaio del 2012.
Pronta la risposta dei vertici della Fiom, nella persona di Landini, segretario generale, che controbatte senza mezzi termini la decisioni di Federmeccanica, definendola una presa di posizione politica grave, irresponsabile e illegittima.
Era stata proprio la Fiom a far pressione su Federmeccanica perché non accettasse quello che viene considerato come un diktat da parte della Fiat, poiché ciò va a svantaggio anche delle stesse imprese.
Federmeccanica risponde a queste critiche sottolineando come Fiat non abbia messo nessuna pressione, ma la decisione intrapresa è stata solamente frutto di una migliore tutela delle esigenze delle aziende metalmeccaniche e dei lavoratori che ne dipendono.