Nuovamente sotto il fuoco incrociato della critica la Fiat, questa volta l’azienda torinese deve vedersela con gli operai di Mirafiori dato che per l’impianto è stata richiesta la cassa integrazione per l’ennesima volta. Nelle scorse settimane già i dirigenti della massima industria motoristica italiana avevano dovuto fare ricorso a questa misura estrema e la situazione non accenna a cambiare.
La cassa integrazione sarà di nuovo richiesta per la settimana dal 15 novembre al 6 dicembre, in queste tre settimane chiuderà la carrozzeria ed il provvedimenti investirà tutti i 5.400 lavoratori qui impiegati. Una parziale riapertura avverrà tra il 22 ed il 23 di novembre, quando le linee di produzione della Idea, della Musa, della Punto e della Mito verranno rimesse a regime.
La cassa integrazione comincia a divenire fonte di grande preoccupazione poiché i dirigenti del gruppo torinese sono stati costretti ad aumentarne l’utilizzo. Gli operai sono molto preoccupati perché qualora si continuasse così potrebbe essere necessario uno sfoltimento dei ranghi, che sarebbe molto doloroso. Come sappiamo la Fiat è già impegnata su altri fronti caldi, più di tutti quello di Termini Imerese, con la fabbrica che potrebbe essere presto venduta ad acquirenti stranieri.