Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, ha affermato che occorre “reintrodurre la cultura del merito, altrimenti ci troveremo di volta in volta a prendere le parti della specie protetta del momento, senza risolvere il problema di fondo, ovvero che chi è bravo deve poter andare avanti”.
Giorgia Meloni ha quindi sottolineato che “qualsiasi altro tipo di intervento, come ad esempio l’istituzione delle cosiddette quote rosa, finirebbe soltanto per isolare, indebolire e discriminare ulteriormente gli stessi soggetti che si vorrebbero proteggere.
“In un caso” – ha proseguito il ministro – “mi sono pronunciata favorevolmente verso l’istituzione delle quote rosa: quando si è trattato di garantire una presenza femminile all’interno dei consigli di amministrazione delle aziende”. Il ministro ha specificato di aver ritenuto “che in questo frangente le condizioni fossero differenti e che occorresse un intervento forte e deciso per abbattere barriere altrimenti insormontabili”.
Giorgia Meloni ha poi dichiarato che “se si valutassero esclusivamente le effettive capacità a prescindere dal sesso ma anche dall’età, dalla razza, dalla condizione sociale, verrebbe meno la principale forma di discriminazione, quella secondo la quale sia una sorta di status quo a determinare chi può farcela e chi no”.
“Il governo” – ha puntualizzato Giorgia Meloni – “ha cercato di fornire risposte concrete per far fronte a una delle tante facce dell’attuale crisi: faccio solo l’esempio del fondo di 51 milioni di euro stanziato dal ministero della Gioventù per i giovani genitori precari e pensato proprio per combattere il fenomeno dilagante dell’allontanamento delle giovani donne dal posto di lavoro dopo la gravidanza, a causa di un licenziamento o di dimissioni forzate”.
“I giovani genitori senza lavoro fisso” – ha dunque concluso il ministro della Gioventù – “potranno portare in dote un bonus di 5mila euro all’azienda che li assumerà a tempo indeterminato”.
Quale merito?!!!! Meloni non sei nemmeno laureata … e fai il ministro!