Giovani: il mondo del lavoro è off-limits

I giovani risultano sempre più un pesce fuor d’acqua nel mondo del lavoro. In questo particolare momento, la ricerca di un’occupazione, per chi ha un’età sotto i 25 anni, è il triplo più difficile in confronto alle altre fasce d’età. Non solo l’Italia, ma tutta l’area Euro, si trova in questa situazione altamente negativa. A livello mondiale, il tasso di disoccupazione giovanile è in pratica la metà rispetto al dato che si registra in media nel vecchio continente.

E’ un’analisi che lascia molto spazio per riflettere, quella effettuata dal Cnel, che in data odierna, ha ufficialmente presentato il “Rapporto sul mercato del lavoro” relativo al biennio 09-10.
In questo documento si riscontra come i nuovi tipi di contratti, che hanno la non indifferente caratteristica della flessibilità, stanno dando un’importante mano ai giovani nell’ingresso nel mercato del lavoro.
Infatti, nella fase in cui la domanda di lavoro saliva, le imprese facevano costantemente ricorso a queste nuove forme contrattuali improntate alla flessibilità.
Al contrario, però, si è affermata, per colpa della flessibilità, una maggiore instabilità del posto di lavoro: tutti i giovani con meno di 25 anni corrono un rischio di ottenere un contratto a termine, che è circa superiore quattro volte rispetto alla fascia d’età da 26 a 54 anni.

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