Oggi, studenti di diverso ordine e grado, che hanno aderito a svariate sigle e movimenti, scendono in piazza per protestare contro la riforma messa in atto dal ministro Gelmini.
Anche la Flc-Cgil ha deciso di organizzare un’ora intera di sciopero.
Unicobas scenderà in piazza a sostegno degli studenti e insieme ad essi ci saranno anche i coordinamenti dei precari presenti in tutto il nostro paese.
Già all’alba si è avuta la prima iniziativa: un gruppo di ragazzi si sono fermati davanti al ministero della Pubblica in viale Trastevere a Roma, organizzando due striscioni di protesta.
L’iniziativa fa parte di un’idea di Unione degli Studenti, in collaborazione con il Link-coordinamento universitario.
Lo striscione recita “8 ottobre, 6.30 del mattino. Voi l’incubo, noi la sveglia”, oppure “La paura fa 90…”: sono solo alcuni esempi delle proteste indette dai giovani studenti, che hanno voglia di far sentire la propria voce.
Non dimentichiamo che anche la situazione nelle università è molo tesa, con i ricercatori sul piede di guerra, pronti a tutto pur di far rispettare i propri diritti, anche se, in quel caso, le iniziative sono diverse da facoltà a facoltà.