Imprese, sindacati e politica: per le grandi riforme serve coesione

“Noi siamo fermi, la Germania corre”: è quanto ha dichiarato Gianfelice Rocca, vicepresidente di Confindustria per l’Education, nel suo discorso agli imprenditori di Verona. Secondo Rocca infatti “la Germania ha fatto per tempo i compiti della competitività“.

Pertanto “le imprese hanno spinto sulle leve degli accordi salariali e contrattuali per la produttività, sulla tecnologia, sull’espansione verso l’Asia; la politica si è mossa all’unisono, accompagnando la crescita con riforme strutturali per mercato del lavoro e pensioni”. “Se la moneta è unica, la velocità è data dai paesi più avanzati” – ha proseguito Rocca – “e la Germania è un corridore maledettamente efficiente“.

Gianfelice Rocca ha inoltre sottolineato che è necessario avere “un metodo”. Dunque “imprese, sindacati e politica devono impegnarsi per modificare questi numeri con il consenso, perché per le grandi riforme serve coesione: lo Stato ci deve aiutare, le aziende lo subiscono come socio, ma è un socio che ci vessa nel fisco, che opprime, paga in ritardo, ci minaccia; alle imprese servono certezze nei tempi, regole chiare e stabili, trasparenza, non una pistola puntata alla tempia, l’amministrazione deve diventare amica delle imprese”.

Andrea Bolla, presidente di Confindustria Verona, ha poi affermato che occorre avere “uno Stato forte e leggero”. La politica – ha aggiunto Bolla – “spesso ci lascia attoniti e con un senso di lontananza e solitudine: noi abbiamo bisogno di politici competenti, capaci di assumersi il rischio di scelte coraggiose per abbattere privilegi, nepotismo e demagogia“. Ettore Riello, presidente della Fiera di Verona, ha infine rimarcato che “il mondo è cambiato rapidamente” ed “essere presenti oltre confine ormai è una necessità“.

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