Secondo un’indagine effettuata dal Centro Studi di Confindustria, la CSC, la parte più pericolosa della crisi ha fatto il suo corso, ma l’attenzione sul tema della disoccupazione deve mantenersi altissima, perché sono infatti a rischio, oltre 246mila posti di lavoro entro il 2011 su tutto il territorio italiano.
Dati confermati anche dall’Istat, che attesta come il tasso di disoccupazione, nei primi tre mesi del 2010, sia aumentato dal 7,9% al 9,1%, toccando il punto più alto dal primo trimestre del 2005.
L’Istat ha stimato anche il tasso destagionalizzato nella misura dell’8,4%, ovvero la percentuale più elevata addirittura dal 2003.
Il Centro Studi di Confidustria, da una parte ammette che l’economia italiana è ormai fuori dal periodo di recessione, stimando una ripresa maggiore in confronto alle previsioni dello scorso dicembre, ma mette in allarme il governo, evidenziando come oltre 246 mila posti di lavoro, potrebbero saltare entro la fine dell’anno, dopo che 528 mila posti hanno fatto questa fine al termine dello scorso anno, dopo due anni di crisi economica.