Gli effetti della crisi sono sotto gli occhi di tutti e, purtroppo, vanno ad incidere molte volte su quei settori o su quelle categorie di lavoratori che invece avrebbero più bisogno di equilibrio e tranquillità.
Stiamo parlando dei laureati: dopo 12 mesi dal termine degli studi, solamente il 45,5% dei laureati specialistici (quindi si intende quelli che hanno conseguito una laurea da 3+2) ha un posto di lavoro.
Un dato che arriva fino al 62% per i laureati di primo livello, ma cala drasticamente al 37% per tutti laureati di facoltà a ciclo unico, quindi ad esempio, medici, architetti e ingegneri.
Ovviamente, le premesse per una retribuzione alta mancano e quindi gli stipendi sono da “ultimi della classe: l’ingresso a lavoro (che in 2 casi su 3 è precario) rappresenta circa 1050 euro al mese per un laureato.
Dati che preoccupano e non poco, considerando anche le politiche di selezione delle imprese: solamente nei primi due mesi del 2010, c’è stato un calo del 31% nelle richieste di curriculum alla banca dati Almalaurea.
Una crisi che coinvolge pure i laureati che effettuano gli stage: ha trovato un posto di lavoro solamente il 64% di chi ne ha svolto uno.