Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato che “temporeggiare o muoversi a piccoli passi è un lusso che non possiamo più permetterci, i concorrenti non stanno lì a guardare e le speranze dei giovani non aspettano”.
“In un momento così” – ha quindi proseguito Marcegaglia – gli imprenditori sono pronti a battersi per l’Italia, “anche fuori dalle nostre imprese, con tutta la nostra energia, con tutta la nostra passione, con tutto il nostro coraggio“. La numero uno di viale dell’Astronomia ha inoltre affermato che al nostro Paese servirebbero semplificazioni, liberalizzazioni, infrastrutture e riforma fiscale. “Non possiamo nascondere la nostra delusione: occorrono interventi più incisivi soprattutto sulle infrastrutture e sul fisco”, ha dunque commentato Marcegaglia.
“La leva fiscale” – ha poi rimarcato la numero uno di Confindustria – “è un potente incentivo per rilanciare lo sviluppo: per questo la riforma fiscale per noi rimane importantissima” e dovrebbe raggiungere alcuni “obiettivi chiari”, quali ad esempio “ridurre le imposte sulle imprese e sui lavoratori, semplificare e dare certezza delle norme, combattere l’evasione fiscale senza attuare una vera e propria oppressione di controlli su chi le tasse già le paga”.
Marcegaglia ha infine precisato che “la stagione della spesa facile deve essere considerata chiusa per sempre” e “secondo gli obiettivi del governo tra il 2010 e il 2014 la spesa pubblica al netto degli interessi deve ridursi in termini reali del 7% e raggiungere il pareggio di bilancio”. In merito ai tagli da operare – ha quindi concluso Marcegaglia – “occorrono interventi che non siano solo di quantità, ma soprattutto di qualità per aiutare la crescita” e pertanto “occorre coinvolgere tutte le forze politiche e sociali”.