Per chi vive a Napoli è un dato di fatto più che una notizia, ma a quanto pare la questione sta assumendo proporzioni inaspettate.. soprattutto dopo l’annuncio lanciato dalla ANM -Azienda Napoletana Mobilità– nelle ultime ore: “I bus rimarranno fermi perché a secco di carburante”.
Un annuncio (ovviamente) mal sopportato da cittadini e dipendenti dell’azienda che, riunitisi negli stazionamenti di Piazza Garibaldi, hanno dato vita a proteste improvvisate e forse in alcuni casi addirittura un po’ grottesche! Parliamoci chiaro, la questione è inaccettabile, quale dipendente o quale cittadino può accettare una simile notizia? Secondo quanto dichiarato dal sindacalista Mariano Cassandro: “ la fornitura di carburante è stata rispedita al mittente dopo che il fornitore aveva lamentato il mancato pagamento”.
La situazione dei trasporti a Napoli era diventata pesante già da parecchi mesi, numerose le corse eliminate fino all’annuncio shock dato questa mattina dall’azienda partenopea sulla propria pagina facebook: “Il 30 gennaio mattina (oggi), per mancanza gasolio il servizio non sarà garantito #anm #napoli“. La maggior parte dei Bus usciti questa mattina stanno pian piano tornando nei depositi di riferimento a causa della mancanza di carburante.
Il problema però ha ovviamente radici più profonde, come spiegano i portavoce dell’azienda. Dal 2009 ad oggi le corse sono passate da 600 a 350, un taglio drastico dovuto alla riduzione del 40% di sussidi governativi e regionali. E da qui si comprende che quello di stamattina è un vero e proprio grido di allarme : “ In questa situazione non è più possibile fare le cose che si facevano prima, non siamo in grado di assicurare più mezzi, manutenerli etc“. Insomma non si tratta di incuria o menefreghismo ma di oggettiva impossibilità.