Un euro e si diventa imprenditori. Fosse così facile ci proverebbero in molti, ma almeno gli Under 35 avranno quest’opportunità grazie ad una parte della riforma sulle liberalizzazioni che riguarda prettamente le imprese e la concorrenza e diverrà operativa tre mesi dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
In pratica è talmente semplice da sembrare banale. Si chiamano Società Semplificate a Responsabilità Limitata, sono dedicate espressamente ai giovani che abbiano idee in testa ma poche possibilità economiche per realizzarle. Da oggi, o meglio dall’entrata in vigore, chiunque di loro potrà costituire una società con un solo euro di capitale sociale, senza pagare quindi l’imposta di bollo e senza aver bisogno di registrazioni e documenti da un notaio, che ovviamente costituiscono una spesa eccessiva.
L’unico passaggio essenziale sarà quello di comunicare telematicamente al Registro delle imprese l’apertura della nuova attività. Inoltre sono previste agevolazioni anche per il periodo di avviamento dell’attività durante il quale le nuove SSRL non avranno bisogno dell’intervento dell’amministrazione pubblica per autorizzazioni e qualsiasi altra attività di tipo economico.
Tutto perfetto e facile dunque? Diciamo che esistono anche dei limiti ben precisi. Come ad esempio il fatto che, come specificato nell’articolo 3 del decreto, “la società semplificata a responsabilità limitata si scioglie per il venir meno del requisito dell’età”. Così ad esempio uno che avesse un’idea pratica e magari vincente, ma abbia anche solo 35 anni e due mesi, non potrebbe accedere a questa pratica.
Inoltre, almeno in questa prima fase nella quale sono più le indiscrezioni delle notizie vere e verificabili, non è ancora assolutamente chiaro quali possano essere gli altri eventuali costi della società in questione, a cominciare dai contributi da versare all’Inps o all’ente previdenziale interessato dall’attività commerciale in questione. In ogni caso il governo stima che complessivamente il decreto sulle liberalizzazioni farà crescere sia Pil che consumi e salari. Vedremo se il primo passo si rivelerà vincente.
