Il lavoro resta, tutt’oggi, uno dei veri punti oscuri del nostro Paese completamente devastato da una crisi economica che potrebbe portare presto ad un vero e proprio fallimento della moneta unica. Pare però che in questo triste scenario occupazionale e sociale, esista uno spiraglio, quello della green economy che potrebbe ben presto offrire nuovi posti di lavoro.
A dichiararlo il uovo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che durante un’intervista ha spiegato le enormi potenzialità di questo settore, sia da un punto di vista sociale che economico.
Potrebbero infatti essere creati entro il 2013, ben sessantamila nuovi posti di lavoro tra i giovani laureati. Si parla di figure nuove, cercate tra i ragazzi al di sotto dei trent’anni, capaci di portare un serio contributo attivo allo sviluppo di settori presenti nell’economia verde.
Secondo quanto dichiarato dal ministro, il governo sta lavorando molto in tal senso, puntando così su nuovi settori in grado di dare nuova linfa al settore occupazionale giovanile. Il ministro ha infatti dichiarato la volontà governativa di puntare sulle tecnologie del solare e del geotermico, due comparti ben avviati in Italia, e che se incentivati, potrebbero assorbire una cospicua fetta di operatori.
Altro settore in cui investire, resta sicuramente quello sicuramente riguarda l’ingegneria per la protezione e la conservazione delle acque. L’Italia infatti questa area può contare su forte domanda interna, basti pensare infatti che almeno in dieci regioni le perdite di acqua dagli acquedotti superano il 60%, necessitando quindi interventi forti e soprattutto celeri.
Per approfondire l’argomento visita il nostro sito Risparmio Lavoro e leggi l’articolo “Green-Economy, 60mila posti di lavoro entro il 2013″