Ore di tensione a Pomigliano D’Arco davanti alla fabbrica FIAT, dopo le parole dure di Marchionne ed il piano che l’azienda torinese sta mettendo in atto, c’è fortissima preoccupazione tra gli operai della fabbrica, la situazione, lo sappiamo, è estremamente delicata, si sà infatti che la situazione delle due linee produttive della fabbrica, e i destini degli operai ad esse destinate, sono infatti molto differenti.
Gli operai destinati alla catena di produzione della Alfa 147 riprenderanno da lunedì per cinque giorni a lavorare, tuttavia per i 2.500 addetti a questa linea è prevista la cassa integrazione in deroga, la differenza, rispetto agli addetti alla Alfa 159 è la produzione, la seconda infatti è ancora in produzione e dunque i 2200 addetti alla sua catena di montaggio sembrano, quanto meno per ora, destinati ad un futuro leggermente migliore, non come gli operai addetti alla 147, per i quali, diversamente, c’è la tetra prospettiva delle “zero ore”.
Per questo motivo si è ripreso in un clima di tensione tra le proteste degli addetti al modello 147, che è uscito di produzione a luglio e non è stato sostituito con nessun modello né Alfa né tanto meno Fiat o Lancia; per loro, lo dicevo, il futuro è incertissimo, e per questo motivo manifestano fuori dai cancelli della fabbrica tutta la loro rabbia ed il loro timore.