Questa volta sul banco a dare un esame ci finiranno loro, gli insegnanti che vogliono diventare presidi. Il ministero dell’Istruzione ha infatti confermato che al massimo entro il 15 luglio sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per assumere ben 2.386 nuovi presidi che verranno assegnati alle sedi scolastiche ora senza un capo istituto.
Una notizia positiva, soprattutto alla luce dei tagli al pubblico impiego e delle riduzioni previste dalla nuova manovra varata dal ministro Tremonti che prevede anche riduzioni di dirigenti scolastici negli istituti con meno di 500 alunni e nei nuovi istituti ‘comprensivi’.
Il criterio fondamentale per l’ammissione al concorso è rappresentato dal possesso del diploma di laurea ed essere in ruolo almeno da cinque anni.
Ma il fatto più importante, soprattutto perché dall’ultimo bando di assunzione sono passati ben sette anni, è che potranno partecipare anche i docenti precari che altrimenti hanno già preannunciato ricorso al Tar facendosi forti della direttiva europea 1999/70/c che equipara il trattamento giuridico ed economico del personale docente a tempo determinato con quello a tempo indeterminato. Motivo per cui è facile immaginare che alle preselezioni con una serie di test previste per metà settembre si presenteranno decine di migliaia di docenti.
Le modalità del concorso sono in fase di definizione tra gli organi competenti del ministero e le organizzazioni sindacali della scuola però intanto è trapelato che verso la metà di agosto verrà pubblicato un folto gruppo di quiz (l’ipotesi è di almeno 5mila) che servano agli insegnanti per farsi un’idea di quello che sarà il vero test di preselezione. Seguiranno due prove scritte, una orale e un periodo di tirocinio obbligatorio.
Tutti quelli che usciranno dal concorso andranno a coprire così i posti che attualmente sono occupati da presidi titolari anche in altro istituto e che ora superano già quota duemila. In più ci sono da calcolare i pensionamenti che secondo le stime del ministero saranno almeno 700-800 l’anno da qui al 2014.
Per partecipare occorrerà presentare la domanda entro al massimo 30 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale e si potrà farlo in una sola regione. Inoltre il concorso è valido solo per chi abbia prestato servizio nelle scuole statali e non paritarie o legalmente riconosciute. I vincitori dovranno rimanere in servizio nella regione prescelta almeno