Statuto dei lavoratori: Cgil e Uil vogliono un ruolo attivo nella modifica

Il ministro Sacconi conferma le voci relative al nuovo piano che riguarda il lavoro, previsto dal governo, specificando che si tratta di un progetto triennale, a cui poi farà seguito un disegno di legge delega che si concentrerà sullo Statuto dei Lavoratori. Sacconi, nel giorno in cui si celebra l’anniversario di questo importante strumento a difesa dei lavoratori, frutto della legge 20 maggio del 1970, ha annunciato che l’esecutivo ha intenzione di presentare questo piano solamente dopo aver avviato un costruttivo dialogo sociale e parlamentare per il semplice motivo che anche il Parlamento dovrà approvare il provvedimento, perché diventi legge.

Il leader della Cgil coglie l’occasione al balzo per ribadire quanto sia contrario alla modifica dello Statuto dei lavoratori, criticando aspramente le norme contenuto in questo disegno di legge delega, che forzano il lavoratore a ricorrere all’arbitrato, avendo al suo interno un forte senso di incostituzionalità.
Bonanni, leader della Cisl, la pensa invece diversamente: afferma, ovviamente, la sua ferma opposizione a qualsiasi provvedimento che non tenga conto delle esigenze delle parti sociali, ma comunque ammette che lo Statuto dei lavoratori ha bisogno di qualche modifica.
D’accordo con quest’ultima interpretazione anche la Uil.

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