Arrivano contestazioni e critiche da ogni parte dell’economia italiano al nuovo decreto adottato dai ministeri dello sviluppo economico dell’economia. Questa volta sono i portavoce dell’editoria e delle organizzazioni no profit ad alzare la voce, contro il decreto che va ad eliminare le tariffe postali agevolate per l’intera editoria libraria, quotidiana e periodica.
Questo provvedimento del governo è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi è già entrato in vigore, dall’inizio del mese di aprile.
Secondo i sindacati che rappresentano il mondo editoriale, il decreto ha l’effetto di trasportare sugli editori l’onere che riguarda la differenza tra la tariffa intera e quella agevolata, che finora doveva pagare lo Stato.
Si tratterebbe quindi di un’ulteriore spesa per un settore che la crisi ha sconvolto in modo notevole; inoltre i sindacati si lamentano per l’ennesimo provvedimento che è stato preso senza un incontro o un dialogo tra le parti coinvolte, senza mai arrivare a quel tanto decantato progetto di riforma bilaterale, che da sempre è stato chiacchierato, ma mai effettivamente realizzato.