Una piaga che diventa sempre più devastante: stiamo parlando dell’usura che, nel nostro paese, può vantare un giro d’affari intorno ai 20 miliardi di euro. Le vittime di questo terribile giro d’affari sono oltre seicentomila: di questo numero, circa un terzo sono dei commercianti.
Le statistiche arrivano da Sos impresa-Confesercenti, che ha diffuso questi dati oggi, proprio nel giorno in cui si celebra il “No usura day”.
In base alle stime di Confesercenti, i guadagni derivanti dall’usura sono più o meno 6 miliardi di euro, con oltre 70 mila persone che rimangono infangate in patti usurai.
Com’è facile intuire, sono tre le principali regioni in cui si concentrano i commercianti che subiscono l’usura: Campania, Lazio e Sicilia ne comprendono oltre un terzo.
Cresce il numero delle vittime e, allo stesso tempo, anche la paura: la stessa Sos Confesercenti evidenzia il fatto che siano calate incredibilmente le denunce nei primi sei mesi del 2008 (ultimo dato disponibile) con solo 753 persone segnalate alla polizia.
A dare una spinta nel baratro dell’usura, è stata ovviamente anche la crisi economica, che ha trainato oltre 165 mila attività commerciali nella rete degli usurai, altrimenti destinate alla chiusura.