Il periodo peggiore della crisi economica è ormai alle spalle? Di sicuro la Banca centrale europea rende noto che “il consolidamento della crescita osservato nell’ultimo trimestre del 2010 è proseguito agli inizi del 2011″. E l’istituto di Francoforte afferma inoltre che i dati a disposizione “continuano a confermare la positiva dinamica di fondo dell’attività economica dell’area”.
La Bce sottolinea poi che “i rischi per queste prospettive economiche restano orientati lievemente verso il basso” e vanno collegati “alle tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e alla loro potenziale propagazione all’economia reale dell’area dell’euro” e ai “rincari del petrolio e di altre materie prime”.
Da tenere presente poi il pericolo inflazione. La Banca centrale europea a tal proposito evidenzia che “i rischi per le prospettive di medio periodo circa l’andamento dei prezzi permangono sostanzialmente bilanciati ma, come rilevato in gennaio, potrebbero orientarsi verso l’alto”. Va di certo preso in considerazione “un incremento delle quotazioni del petrolio e di altre materie prime, che tuttavia dovrebbe esercitareun impatto solo temporaneo sull’inflazione, data l’attesa stabilizzazione dei prezzi delle materie prime nel corso del 2011″.
La Bce infine ritiene “ancora adeguato” il livello dei tassi di interesse, ma reputa anche meritevole di “molta attenzione” l’evoluzione dei prezzi ed esorta pertanto i governi a garantire “piena attuazione ai rispettivi piani di risanamento” e ad applicare manovre correttive.