Abbassare le tasse per rilanciare l’economia, la ricetta del ministro Passera

Nella giornata di sabato 6 ottobre, in occasione del Dialogo tra credenti e non credenti tenutosi ad Assisi, il Ministro dell’Economia Corrado Passera ha dato un chiaro e confortante segnale ai cittadini italiani “Dobbiamo pensare di ridurre la pressione fiscale per coloro che le tasse le pagano. Fino ad oggi il governo Monti si è contraddistinto per un inasprimento della pressione fiscale, quello che prospetta il suo ministro più fidato è un netto cambio di tendenza, ma è davvero possibile abbassare le tasse?

Dalla relazione sulle entrate fiscali presentata dal Ministro del Tesoro Vittorio Grilli, risulta che nei primi otto mesi dell’anno lo Stato si è intascato 10,4 miliardi di euro in più rispetto al 2011, registrando un trend positivo del 4,1%. Tra Imu, accise e tasse varie questo dato è facilmente spiegabile come risultato del lavoro del governo, motivo per il quale Corrado Passera si è mostrato ottimista nello spiegare “Una delle conseguenze dell’evasione fiscale è che il livello di imposizione fiscale, dove le tasse si riesce a farle pagare, è molto elevato. E allora, la lotta all’evasione deve essere lo strumento per ridurre la pressione fiscale, garantendo l’impegno che ci siamo presi a livello internazionale di tenere i nostri conti sotto controllo. La riduzione del peso fiscale su famiglie, lavoro, imprese va presa in considerazione, anche per favorire la creazione di nuovo sviluppo.

Il lavoro è proprio il diritto che rivendicano a gran voce i disoccupati e i cassintegrati italiani, le loro fila sono in perenne aumento, segno che le buone parole dei ministri del governo devono essere urgentemente accompagnate dai fatti. Tuttavia, il governo dei tecnici è arrivato ormai al capolinea e non è certo che vada ad accelerare i lavori per rilanciare l’economia dal basso, potrebbe piuttosto relegare il compito al prossimo governo politico, allora sì che i tempi si dilungherebbero in modo allarmante.

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