Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, ha dichiarato che la ripresa economica è “troppo lenta” e ha poi evidenziato l’attuale quadro “di forte incertezza a livello internazionale” – con le vicende di Libia e Giappone che non potranno “non avere ripercussioni” – e il problema “dell’incremento dei prezzi delle materie prime“.
Anna Maria Artoni ha inoltre sottolineato che i tassi di crescita sono troppo “modesti per far tornare l’occupazione ai livelli precedenti la crisi” e che “la questione dell’occupazione rappresenta un tema chiave, specie nella componente giovanile“: pertanto è sui giovani e sulle donne che “occorrerà investire di più per il futuro”.
Peraltro persistono tuttora problemi quali ad esempio le infrastrutture “non al passo con i tempi”, la burocrazia e “i costi dell’approvvigionamento energetico“.
Quanto al tema del nucleare, la numero uno di Confindustria Emilia-Romagna ha affermato che la scelta del governo di aspettare e valutare è da ritenersi “giusta, purché poi si arrivi a individuare un percorso e a seguirlo”.
Infine Anna Maria Artoni ha puntualizzato che il sistema fiscale “grava eccessivamente sulle imprese” e che sarà necessario esaminare gli effetti del federalismo, “che non può comportare un aumento dei costi perché a forza di dai e dai i migliori se ne vanno”.