Sino ad oggi le tabelle sui danni biologici relativi a incidenti di grave entità cambiavano per ogni singolo Tribunale e venivano redatte seguendo dei valori pressoché arbitrari. I valori cambiavano infatti da zona a zona, da un tribunale all’altro rendendo la situazione assicurativa italiana del tutto disomogenea.
Oggi finalmente, dopo un iter durato cinque anni, è stato approvato un provvedimento che prevede l’introduzione di una tabella nazionale unica per valutare i danni biologici. Le tabelle dei singoli tribunali non avranno alcun valore, non ci sarà più discrezionalità quindi, ma i coefficienti nazionali si uniformeranno superando le difformità, in modo da rendere così i valori di riferimento uguali per tutti proprio come già accade per gli incidenti di lieve entità.
Si è stabilito quindi che il risarcimento sarà inversamente proporzionale all’età e varrà definito su una scala da 10 a 100 punti di invalidità permanente. Le lesioni meno gravi, quelle che vanno ada 1 a 9 punti continueranno ad essere trattate come sono statoe trattate fino ad oggi, le altre invece secondo lo schema:
15 punti di invalidità per problemi all’apparato psichico
da 26 a 30 punti per disturbi d’ansia
100 punti in caso ti tetraplagie
Per ogni punto di invalidità è previsto un risarcimento di 674,78€, valore che si riduce dello 0,5% annuo al crescere dell’età, a partire dall’undicesimo anno di età.
Il provvedimento è passato dall’Esecutivo, manca il Consiglio di Stato, ma non dovrebbero esserci problemi e si spera in una veloce approvazione.
Gli assicuratori sembrano essere soddisfatti ma cauti. Il decreto permetterà infatti di definire con maggiore accuratezza i risarcimenti, consentendo di stimare in questo modo “sulle cifre da accantonare, prevedendo di conseguenza tariffe e premi” ha commentato il direttore Auto dell’ Ania, Vittorio Verdone. Anche il presidente dell’ISVAP Giancarlo Giannini si è dichiarato soddisfatto.
Si spera, quando il decreto sarà approvato, un effetto positivo anche sui consumatori, sugli assicurati che, forti di una più omogenea definizione e retribuzione dei danni e dei rischi, potranno vedere abbassarsi i premi assicurativi.