Gli affitti sembrano crescere con maggiore frequenza, determinando, in alcuni casi un vero e proprio problema per le famiglie italiane, e la situazione sembra divenire ancora più complessa in quanto la maggior parte di queste, locano nelle proprie abitazioni senza avere in possesso alcun tipo di contratto, quindi assolutamente in nero, e sembra che il fenomeno diventi ancora più diffuso quando si tratta di locazioni destinate a studenti universitari.
Sono davvero tanti gli individui che vivono in case di proprietari che mensilmente percepiscono un pigione evadendo le tasse e tenendo in scacco l’inquilino stesso che non può far capo ad alcun tipo di tutela, vedendosi talvolta aumentare l’affitto da un anno ad un altro senza alcun tipo di regolamentazione, o vedendosi attribuire danni in casa scaturiti, in realtà, dalla normale usura dovuta dal trascorrere del tempo.
Ecco che per poter proteggere la vita complicata degli studenti universitari, la Federconsumatori Giovani consiglia alcuni piccoli stratagemmi per potersi finalmente tutelare.
La Legge 431/1998, infatti, è stata appositamente costruita per disciplinare il contratto di locazione da destinare agli studenti la cui durata può arrivare fino a tre anni e può essere sottoscritto congiuntamente perfino da un gruppo di persone.
In alternativa c’è il contratto di affitto di natura transitoria la cui durata non supera i 18 mesi, anche se secondo tale disciplina non sono previste particolari limitazioni rispetto all’aumento del canone mensile.
Un dato resta certo, prima di fittare una stanza, un monolocale o un bilocale resta di strategica importanza imporre la sottoscrizione di un contratto per tutelarsi e bilanciare la forza contrattuale del proprietario.