Forse potremo dire che finalmente qualcosa si è mosso, ma al momento è ancora presto per dirlo. Entro il 30 settembre infatti arriveranno le nuove regole più restrittive sulle ‘auto blu’, uno dei capitoli di spesa più indigesti per gli italiani costretti a fare i salti mortale a fronte di questo spreco di soldi pubblici.
Un decreto firmato a due mani dal presidente Berlusconi e dal ministro Brunetta che è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale anche se era stato redatto più di un mese e mezzo fa. Il titolo è importante. “Utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni”, la sua applicazione reale ancora tutta da dimostrare.
Sostanzialmente da ora in poi le vetture di servizio con autista cosiddette ‘auto blu blu’ potranno essere impiegate soltanto da ministri, viceministri e sottosegretari, mentre le ‘auto blu’, sempre con autista ma non di uso esclusivo, saranno a disposizione solo dei titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale, tagliando quindi fuori i direttori generali, i capi degli uffici legislativi, quelli delle segreterie e degli uffici stampa.
Un taglio che dovrebbe interessare almeno il 70% di quelli che fino ad oggi le hanno utilizzate e soprattutto consentire risparmi pari ad almeno 900 milioni nel triennio tra il 2012 e il 2014. Dopo che il ministro Brunetta nel 2010 aveva messo in piedi in monitoraggio totale delle vetture di servizio il loro numero su tutto il territorio nazionale si è ridotto da 86mila a 72mila, con circa 2.000 ‘auto blu blu’, 10.000 ‘auto blu’ e altre 60mila ‘auto grigie’, ossia quelle senza autista ma a disposizione di tutti gli enti statali. A queste vanno comunque aggiunte le circa 50mila vetture usate per scopi di sicurezza e difesa personale e nazionale, così come i 16.000 mezzi usati per la polizia municipale e provinciale.
Un parco macchine abnorme che dovrebbe essere da ora in poi meglio regolamentato e soprattutto meglio impiegato anche se il condizionale resta assolutamente d’obbligo. Anche perché ci toccherà aspettare un nuovo censimento, obbligatorio per tutte le Pubbliche amministrazioni da qui ai prossimi tre mesi. Insomma, altro tempo perso in attesa di un taglio netto.
Lo spero proprio, basta che la gente normale nn riesce ad arrivare a fine mese e qs fanno le nozze con i funghi!