Il presidente della commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato che in Europa la ripresa “rimane fragile e difforme tra i paesi membri” e che dunque “gli sforzi non possono cessare” se si vuole “finire un lavoro incompleto“.
Barroso ha aggiunto che è indispensabile “una governance europea per restare in carreggiata”, in quanto – come richiedono i mercati – “la risposta alla crisi deve essere coordinata e onnicomprensiva”. Il presidente della commissione europea ha inoltre precisato che l’elevato tasso di disoccupazione “è una cosa drammatica, ma sembra che siamo a un livello di stabilizzazione” e a proposito di Europa ha specificato che finora si è realizzata una “unione monetaria ma non ancora economica”.
Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha sottolineato che è bene “che si dia spazio a istituzioni comunitarie che devono diventare sempre più importanti e forti” e ha rimarcato l’esigenza “che la politica europea sugli investimenti esteri sia improntata al principio di reciprocità con le grandi economie emergenti”.
Barroso ha poi puntualizzato che ora è fondamentale “ricostruire la fiducia” e “incoraggiare gli investimenti“, poichè con la crisi economica “in due anni la produzione è calata del 20%, la disoccupazione si è attestata al 10% della popolazione attiva e le deficienze strutturali sono state messe a nudo”.
Marcegaglia ha quindi messo in evidenza che i numeri del 2011 “tendono al bello”, anche se permane “un gap competitivo con gli Stati Uniti e i paesi dell’Asia che diventano sempre più forti” e pertanto “bisogna avere la capacità di crescere di più”.
