Biglietti cinema, pagheremo un euro in più?

La tassa sul cinema sarà realtà? Il Governo ha presentato un emendamento al cosiddetto decreto Milleproroghe e, considerando tale proposta, il tema torna d’attualità.

Viene prospettato che a decorrere dal primo luglio prossimo e fino al 31 dicembre 2013 sia istituito “per l’accesso alle sale cinematografiche (ad esclusione di quelle delle comunità ecclesiali e religiose) un contributo speciale a carico dello spettatore pari ad un euro da versare all’entrata del bilancio dello Stato”.

Tale balzello dovrebbe rendere 45 milioni nel 2011 e 90 milioni nel 2012 e 2013, somme destinate a “finanziare gli sgravi fiscali alla produzione cinematografica“. L’eventuale maggior gettito “sarebbe riassegnato allo stato di previsione dei Beni culturali per essere riassegnato al Fondo per la produzione, la distribuzione, l’esercizio e le industrie tecniche”.

Immediata è stata la replica del mondo dello spettacolo. Il vicepresidente dell’Agis (Associazione Generale Italiana Spettacolo) Maurizio Roi ha sottolineato che “l’unico risultato certo sarebbe la crisi definitiva di moltissime sale e soprattutto di quelle più impegnate a programmare cinema italiano e di qualità”. Inoltre questa misura “costringerebbe a insostenibili economie aziendali o a un aumento del prezzo dei biglietti che inciderebbe negativamente sulle frequenze nelle sale”.

Roi infine contesta l’idea che tale prelievo “libererebbe risorse per il resto dello spettacolo”. “Si cerca – ha aggiunto – di innescare una guerra tra poveri per mascherare una scelta del governo che testimonia il costante e crescente disimpegno nei confronti di tutte le attività dello spettacolo e della cultura: ora siamo arrivati all’autofinanziamento forzoso e appare evidente che l’idea stessa di investimento pubblico e di politica culturale dello Stato ha perso ulteriormente peso”.

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