Si aprirà ufficialmente domani e andrà avanti almeno sino a venerdì 8 novembre la vendita della quinta tranche dei BTP Italia, un investimento sul quale puntano molti risparmiatori (ovviamente non solo italiani) per i suoi rendimenti decisamente interessanti anche se ancora una volta il tasso cedolare reale fissato al termine della vendita.
Visto com’è andata nel recente passato, quando i nostri Buoni sono andati letteralmente a ruba, é facile immaginare che possano essere venduti tutti già prima della scadenza prefissata. E in ogni caso potranno essere sottoscritti direttamente online attraverso qualsiasi sistema di home banking sul quale sia attiva la funzione di trading, oppure come per tutti gli altri titoli di Stato ci si può rivolgere gratuitamente allo sportello della banca nella quale si abbia un conto titoli o ancora agli sportelli delle Poste.
Il BTP, titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana, prevede cedole semestrali e durata quadriennale. Così chi lo manterrà fino alla naturale scadenza potrà anche ottenere un premio fedeltà. In più il titolo nonostante sia indicizzato all’inflazione italiana, in caso di deflazione prevede la salvaguardia del risparmiatore in quanto lo Stato rimborsa sempre il valore nominale e le cedole vengono calcolate sul capitale nominale investito con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi. Un doppio vantaggio che altri titoli di stato, ma più in generale altri investimenti, non presentano.
Si potranno acquistare tagli da 1.000 euro in su, con una cedola minima che molto probabilmente sarà del 2,25%. Ma visto che il rendimento non sarà fisso per tutta la durata, essendo un titolo legato all’inflazione italiana, ci sarà una parte di cedola fissa stabilita dagli esperti del Ministero del Tesoro, e una parte di rendimento variabile, che dipenderà dall’innalzamento o meno dell’inflazione, con una rendita finale che potrebbe anche superare il 3,50 lordo%.