Le ultime notizie provenienti dalla Libia hanno fortemente abbassato il prezzo del petrolio, che è ormai in ribasso su tutti i mercati internazionali. Purtroppo, come è successo in innumerevoli occasioni ormai, le grandi compagnie petrolifere hanno tenuto fermi i listini, il prezzo di diesel e benzina in Italia continua ad oscillare su soglie molto elevate, in media pari a 20 centesimi in più al litro rispetto al 2010.
In tutta risposta, numerose associazioni dei consumatori continuano a denunciare l’infelice situazione degli automobilisti. Nei giorni scorsi anche l’Adoc, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, ha detto la sua attraverso il suo presidente e portavoce Carlo Pileri, che ha denunciato quanto siano ingiustificati gli aumenti dei prezzi del carburante nelle stazioni di rifornimento.
Il presidente dell’Adoc sottolinea come nell’ultimo mese il prezzo del petrolio sia sceso del 17% mentre i prezzi dell’oro nero alla colonnina sono rimasti invariati. Neanche la situazione economica del dollaro potrebbe giustificare tale situazione dato che non ha avuto impennate di recenti. “Rispetto all’anno scorso la benzina costa 20 centesimi in più al litro e rispetto a 10 anni fa un pieno costa 30 euro in più” tende a precisare Carlo Pileri e rende nota un’altro trend negativo.
Il presidente dell’Adoc infatti fa notare che anche molte pompe bianche, distributori italiani di benzina e diesel a basso costo, hanno mantenuto bloccati i listini, evidentemente le brutte abitudini speculative si diffondono rapidamente.
Nonostante il calo del petrolio greggio e la debolezza del dollaro, i consumatori continuano a pagare in media in italia 1,60€ al litro per la benzina, il 15% in più rispetto allo scorso anno, in cui sostanzialmente il costo del petrolio era pari all’attuale, e cioè di 85 dollari al barile, tuttavia oggi per un pieno di paga una differenza di 11,50 euro.
