Coloro i quali fossero intenzionati ad aprire un nuovo conto deposito, possono oggi contare su altissimi livelli di protezione. Alcuni enti creditizi infatti, come le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali, garantiscono a vecchi e nuovi clienti altissimi standard di protezione grazie all’adesione al Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD) che, in caso di fallimento, provvederà a salvare i capitali dei singoli clienti.
Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) giuridicamente non è nient’altro che un consorzio obbligatorio di diritto privato la cui creazione risale al 1987. Il consorzio in questione fu poi riconosciuto qualche anno dopo dalla Banca d’Italia. Alcuni specifici enti creditizi, come quelli sopra citati, sono tenuti legalmente ad aderire a tale fondo, assicurando massima sicurezza ai propri clienti.
Ricordiamo che nel 1978 il Credito Cooperativo provò ad istituire un simile fondo, chiamato Fondo Centrale di Garanzia, fu proprio questa manovra a far si che le Banche di Credito Cooperativo fossero esenti dall’adesione obbligatoria al FITD. Solo qualche anno pi tardi il FCG si trasformò in quello che oggi viene appunto chiamato FGD che garantisce ad ogni singolo cliente fino ad un massimo di 100 mila euro in caso di fallimento della banca, intervenendo altresì ogni volta che le Banche del Credito Cooperativo entrino in uno stato di allarme o di semplice difficoltà.
Ricordiamo che il sistema delle BCC si compone di una fitta rete di oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali e non solo, al suo interno infatti si trovano altresì strutture associative ed imprese in un qualche modo coinvolte nella somministrazione di servizi bancari e finanziari.