Mai come in questo preciso momento sembra davvero impossibile parlare di mutui immobiliari senza fare inevitabilmente riferimento alla Banca Centrale Europea e alle attuali operazioni che quest’ultima sta attuando rispetto ai tassi di interesse. Basta andare indietro di appena qualche mese per valutare i rincari che si sono abbattuti sul settore.
Rincari che hanno portato uno spostamento dei tassi di interesse da dall’1% fino all’1,25%, una manovra che oltretutto non sembra essersi di certo fermata qui dato che la Banca Centrale Europea ha espressamente annunciato l’arrivo di altri due incrementi che potrebbero portare i tassi di interesse a raggiungere l’1,75% entro la fine del 2011.
Sorge inevitabili porsi quindi qualche domanda, soprattutto per quanta riguarda le sorti dell’esercito dei mutuatari italiani. In realtà le conseguenze si sono già manifestate e hanno già colpito centinaia e centinaia di consumatori. Purtroppo però non si ha piena consapevolezza del problema per una serie di numerose motivazioni, ma soprattutto perché si fa sempre più difficoltà ad interpretare i principali movimenti dell’Euribor, sia che si impennino verso l’alto sia che scendano in picchiata verso il basso.
Insomma, ritornerebbe utile approfondire alcuni importanti meccanismi finanziari, per avere ben chiare le ripercussioni che questi hanno sul nostro denaro. Iniziamo con dire che l’Euribor è la sigla della locuzione l’Euro Inter-Bank Offered Rate e rappresenta il tasso interbancario di offerta in euro. Viene calcolato ogni giorno e ha lo scopo di indagare il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie nella valuta europea.
C’è da dire però che l’Euribor ha un’altra funzione importante, ovvero quella di rappresentarsi come l’indicatore del costo del denaro, questo il motivo per cui viene soventemente utilizzato per ottenere gli interessi variabili dei mutui.