Quando il fisco funziona ne beneficiano tutti i contribuenti. Così è comunque una buona notizia sapere che la lotta all’evasione fiscale nel 2011ha fruttato 12,7 miliardi di euro, con un incremento del 15,5% rispetto al 2010.
In particolare 7,2 miliardi di euro derivano dall’attività di accertamento e di controllo formale, con un incremento del 12,5% rispetto al 2010 mentre 5,5 miliardi di euro sono riferibili invece alle entrate riguardanti l’attività di liquidazione dell’imposta, con un incremento rispetto al 2010 pari al 19,6%. Ma quello che colpisce di più è che il 95% dei controlli effettuati ha fatto seguire l’accertamento dell’evasione.
Complessivamente i controlli sono stati 756.186, un dato simile a quelli degli ultimi anni, con un aumento del 9,3% della maggiore imposta accertata, nel 2011 pari a 30,8 miliardi di euro. Come a dire che è migliorata la qualità dei controlli e quindi i soldi che dono derivati dal recupero dell’evasione. In particolare negli ultimi cinque anni la maggiore imposta accertata relativa alle imposte dirette, ossia Iva e Irap, è più che raddoppiata, passando dai 14,2 miliardi del 2007 agli oltre 30 miliardi del 2011.
Complessivamente sono stati individuati 7.493 evasori totali, per un ammontare di circa 21 miliardi di imponibile non dichiarato e di oltre 5 miliardi di Iva non versata, dato raddoppiato rispetto al 2010. E la stragrande maggioranza degli evasori totali è stata individuata nell’ambito dei controlli e verifiche riguardanti la fascia più elevata di volumi relativi ad affari, ricavi e compensi. I settori che nel 2011 hanno evidenziato il maggior numero di evasori totali sono quelli relativi a alberghi e ristoranti (29% dei casi) e al commercio all’ingrosso e al dettaglio (20%). Inoltre 5.420 datori di lavoro impiegavano 26.474 lavoratori irregolari o in nero.
