Noi consumatori siamo abbastanza seguiti e assisiti in materia bancaria, economica e finanziaria dalle figure preposte?
I famosi consulenti bancari sono davvero in grado di facilitarci le operazioni più complesse dissipando ogni nostro dubbio?
A rispondere ci pensa Altroconsumo che dopo aver condotto un’indagine nelle tre principali città italiane quali Roma, Napoli e Milano, ha pubblicato una serie di interessantissimi dati sulla figura del consulente bancario.
Da quanto emerso, ahinoi, sembra che la maggioranza dei consulenti presi in esame non siano stati abbastanza attenti alle esigenze del cliente terminando la conversazione dopo un massimo di 15 minuti e a volte dopo avergli confuso maggiormente le idee con consigli a vantaggio delle banche.
Non è affatto cosa da poco, si direbbe, dato che dallo studio in questione si presenta un quadro sconcertante fatto di impreparazione, opportunismo e scarsa attinenza al mestiere, una vera e propria mancanza di professionalità che in alcuni casi ha portato addirittura alla totale mancata assistenza di clienti in quanto non figuranti tra i correntisti.
Altro punto saliente dell’indagine ha sottolineato, invece, che circa il 60% degli interpellati ha omesso caratteristiche e informazioni importanti a danno del consumatori, difatti, nella maggioranza dei casi non è stato consegnato uno dei documenti di chiarificazione imposto dalla Mifid, ovvero il piano consigliato, uno strumento di fondamentale importanza per i clienti che i senza ricevere alcuna assistenza in cambio si sono ritrovati a dover far fronte ai propri dubbi e alle proprie incertezze senza alcuna arma a disposizione.
Un profilo assolutamente sconfortante, questo, che non lascia ben sperare per noi consumatori sempre più bistrattati e lasciati soli nel complesso mondo della gestione economica.
