L’Istat comunica che a febbraio l’indice del clima di fiducia dei consumatori è giunto a 106,4 (105,9 a gennaio). L’Istituto Nazionale di Statistica specifica che tale miglioramento è legato a “un maggior ottimismo sul futuro della situazione economica del paese e della famiglia”.
Inoltre “l’indice relativo al clima economico generale sale da 77,4 a 78,6, mentre rimangono sostanzialmente stazionarie le valutazioni sul clima personale (l’indice passa da 120,6 a 120,5)”. Riguardo ai prezzi poi – commenta l’Istat – “i giudizi dei consumatori sulla dinamica degli ultimi 12 mesi indicano un’accelerazione e anche le attese sull’evoluzione futura sono orientate a una risalita“.
Le valutazioni dei consumatori peggiorano “riguardo alla situazione economica corrente del paese” (il saldo passa dal -98 di gennaio al -104 di febbraio), ma sono più favorevoli in tema di risparmio: infatti migliorano “i giudizi sulla conveniena attuale” (saldo che sale da 133 a 151) e “le previsioni sulle possibilità di risparmiare” (si passa da -66 a -55). Va anche rimarcato che “l’aumento del clima di fiducia dei consumatori registrato a livello nazionale non è diffuso sul territorio“.
La Cia, Confederazione italiana agricoltori, in merito ai suddetti dati Istat, afferma che “il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori a febbraio non incide sui consumi alimentari, che restano al palo anche nel primo scorcio del 2011″. Dunque – puntualizza la Cia – tale “bel segnale di ripartenza dopo due anni di crisi nera” non include “il carrello della spesa”: infatti “gli italiani restano attenti a risparmiare sul cibo (e sul tipo di supermercato)” e pertanto “una vera ripresa dei consumi alimentari non arrivera’ prima del 2012”.