I risultati del sondaggio voluto dall’Ordine dei commercialisti e commissionato all’Ispo ha dato risultati inaspettati che hanno sfatato il più radicato luogo comune sul bel paese: gli italiani non odiano le tasse. L’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione ha posto varie domande a un vasto campione selezionato di persone, i temi hanno riguardato, oltre il fisco, i servizi offerti dal governo ai cittadini in rapporto alla spesa pubblica, l’opinione sull’evasione fiscale e su una possibile intensificazione dei controlli.
Ben il 57% degli italiani pensa che pagando le tasse si dia il giusto e necessario contributo a sostegno della spesa pubblica, il fattore positivo è che la percentuale risulta essere in continua crescita. Il dato va a sottolineare come, paradossalmente, con l’aumentare delle difficoltà economiche e dei sacrifici, l’italiano medio sviluppi un più spiccato senso civico. Quello che invece scontenta i cittadini è l’uso che lo Stato fa dei proventi delle tasse, ben il 71% degli intervistati si è dichiarato totalmente in disaccordo con le politiche del governo, percentuale a cui si aggiunge il 22% di chi si dice poco d’accordo. I più insoddisfatti sono i giovani tra i 18-24 anni e i 35-44.
Quel che il Paese ha più apprezzato dal governo tecnico di Mario Monti è senza ombra di dubbio la lotta forsennata all’evasione fiscale. Solo un 11% della popolazione ritiene che gli evasori siano da giustificare in quanto soffocati dalle tasse, la percentuale non regge il confronto con l’87% di chi la considera un’azione deprecabile da condannare. Non solo, il 65% degli interpellati è favorevole ad un intensificazione dei controlli.