In questi anni di incertezze economiche e crisi che imperversano non solo nel nostro paese, parecchie persone preferiscono ricorrere a metodi di risparmio alternativi, per stare più al sicuro. Nell’ultimo anno in molti, in particolare la Lombardia, che detiene il 10% del numero totale dei libretti di risparmi, hanno sottoscritto un libretto di risparmio alla posta, un investimento che anche se solitamente dà meno soddisfazioni di un qualsiasi conto in banca (e neanche tanto) offre sicuramente più sicurezza e meno spese di un qualsiasi altro conto corrente.
Su un normale libretto di risparmio postale nominativo infatti, il rendimento giallo, quello standard è del 0,90% lordo. E per il 2011 Poste Italiane continua a promuovere il cosiddetto “rendimento oro” che prevede un rendimento dell’1,15%. Alla fine di ogni anno i Libretti Nominativi Ordinari la cui giacenza media abbia superato del 35% la giacenza media dell’anno precedente saranno premiati per l’anno successivo con il tasso di Rendimento “Oro”.
Per il 2012, invece, è previsto il rendimento oro per i libretti nominativi ordinari, la cui giacenza media dell’anno in corso abbia superato di oltre il 17,50%.
Un’altra interessante offerta delle Poste Italiane riguarda invece i pensionati. Infatti è possibile farsi accreditare la pensione direttamente sul libretto di risparmio avendo comunque la possibilità di ritirarla, tutta o in parte, presso qualsiasi ufficio postale, o grazie alla Carta Libretto Postale, presso tutti gli sportelli Postamat. Inoltre per i titolari della Carta Libretto Postale che accreditano la pensione, c’è un’assicurazione gratuita contro il furto di contante.
Tassi molto più convenienti per i più giovani, che sin dalla più tenera età possono sottoscrivere un libretto di risparmio con caratteristiche diverse a seconda dell’età.
“Io Cresco” ad esempio è rivolto a utenti da zero a 12 anni compiuti, “Io Conosco” dai 12 ai 14 e “Io Capisco” fino ai 18. Tutti e tre i libretti prevedono un rendimento lordo dell’1,55% e diversi servizi in base all’età.
Infine è bene sapere che i libretti postali non prevedono imposta di bollo, spese e commissioni.