Il premier Enrico Letta si è presentato stamane alla Camera per chiedere nuovamente la fiducia del Parlamento al suo governo, in seguito alla fuoriuscita di Silvio Berlusconi e della sua Forza Italia dalla maggioranza. E dopo avere chiesto un nuovo inizio per l’esecutivo da lui guidato, il premier ha avuto parole molto dure verso Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, affermando di non volere la fiducia dei “populisti”, di coloro che vorrebbero isolare l’Italia nella UE, facendo tornare il nostro paese al Medioevo. Ma è contro il leader del Movimento 5 Stelle che Letta usa toni duri, quando lo invita a smetterla di istigare le forze dell’ordine alla disobbedienza. Il riferimento è alla lettera inviata da Grillo ai capi delle forze di polizia, carabinieri ed esercito, in cui chiede loro di non garantire più sicurezza ai politici e ai palazzi istituzionali.
La replica dei grillini non si è fatta attendere. Il capogruppo Enrico Nuti ha contrattaccato Letta, sostenendo che il premier inganna gli italiani, mentre l’M5S sarebbe l’unica forza politica di opposizione che ha fatto quello che aveva promesso. E si chiede polemico se bisogna difendere “i politici corrotti o i cittadini onesti”.
Ma Letta dovrà guardarsi proprio in casa, perché da lì arriveranno quasi certamente quegli scossoni che potrebbero far cadere il suo governo da qui a breve. Il neo-segretario del PD, Matteo Renzi, aspira ad andare alle urne anticipate già nella primavera prossima, così come anche l’ex premier Berlusconi, che vorrebbe abbinare le elezioni politiche con quelle europee. E su tutti aleggia la profezia che Rosy Bindi ha fatto allo stesso Renzi: “tu e Letta non durerete a lungo”.