Mario Draghi commenta la situazione Italiana ed Europea al termine del board, dimostrandosi ottimista ma severo in merito alle “Questione Riforme”. Il presidente della Bce, come già suggerito in precedenza, pare essersi dimostrato piuttosto ottomista in merito ad una possibile ripresa, seppur moderata, entro la fine dell’anno.
Un anno questo, segnato da cambiamenti politici, nuovi assesti europei e dall’irrefrenabile crisi del debito. A qusto Draghi aggiunge che la Bce prevede altresì un’ inflazione europea fissa ad di sopra del 2% per tutto il 2012.
Bene anche le banche, che in seguito al maxi finanziamento (funding) pare abbiano ripreso a respirare (grazie anche ad una forte stabilizzazione delle condizioni del mercato finanziario). Eppure c’è da stare ancora attenti. L’Europa potrebbe essere si alle soglie di una svolta, ma solo se i governi saranno in grado di ascoltare le esigenze del mercato.
Parlando della risalita inaspettata dello spead italiano e spagnolo, infatti, (per avere maggiori informazioni sull’argomento leggi il seguente articolo) il presidente della BCE ha invocato l’esigenza di nuove riforme annunciando che tali cambiamenti di rotta non attengono esclusivamente alle fragilità del mercato, ma bensì all’esigenza dei mercati stessi di riforme economiche e strutturali necessarie a ristabilire la fiducia, fonte di un miglioramento sostenibile. (Per avere maggiori informazioni sull’argomento leggi il seguente articolo).
Sempre in merito all‘importanza cruciale rivestita dal ruolo delle riforme, lo stesso Draghi invoca altresì “L’importanza della flessibilità e della competitività del mercato del lavoro“nell’area euro.